L’Espresso

Torroncini a cascata di festa in festa

TESTIMONIAL LEO GULLOTTA, SEMPRE PIÙ BRAVO

SPOT & DINTORNI di Oreste del Buono

Leo Gullotta è un attore straordinario. Poiché da tempo non recensisco più film, dato che in Italia se ne fanno sempre meno di meritabili di successo, e, smobilitando con l'età, mi occupo sempre meno di televisione, tranne che per la pubblicità, sono lieto di potere esprimere tutta la mia ammirazione per Gullotta in occasione di questa nuova campagna della Publicis.Fcb/Mac, l'Agenzia diretta da Aldo Biasi e Diego de Vargas per i Torroncini Condorelli. L'industria Dolciaria di Belpasso, leader nel settore torroncini, ha scelto la Publicis.Fcb/Mac dopo un'attenta consultazione che ha visto coinvolte anche la Silverado e anche l'Agenzia uscente Boomerang. Ha scelto bene perché i creativi della Publicis.Fcb/Mac (direzione creativa: Aldo Biasi; Art: Cristina Molinari e Paolo Pedrazzini; Copy: Paolo Pedrazzini e Cristina Molinari) hanno studiato vari soggetti in cui potesse maggiormente rifulgere la bravura di Gullotta, da tempo testimonial della comunicazione Condorelli.

Gullotta alla prese con la festa di San Valentino, Gullotta alle prese con la festa del Papà, Gullotta alle prese con la Festa della mamma, Gullotta alle prese con il compleanno del figlio. Gullotta è un attore che ha puntato tutto o quasi sul risultare antipatico, ma così antipatico da rovesciare alla fine l'odio istintivo dello spettatore in una specie di amore travolgente. Ha accentuato l'ipotetica bruttezza dei lineamenti, ha accentuato tutto quel che poteva, e anche parte di quel che non avrebbe potuto attribuirsi, di sgradevole, a esempio, nella parte di un dipendente della Condorelli che non sa contenere in qualsiasi modo la bramosia di torroncini Condorelli. Nessuna cautela impiegatizia, nessun timore di perdere il posto, lo possono trattenere, quando fiuta a portata di mano e bocca i torroncini galeotti. Nella nuova serie il Gullotta goloso scarta e divora Condorelli, salmodiando “m'ama, non m'ama” per la festa di San Valentino, subisce da parte del figlio un bombardamento di torroncini per la festa del Papà; lacrima al suono della canzone

Mamma, ma singhiozza alla fine, perché ha finito di scartare e divorare torroncini; fa piangere il figlio perché per il compleanno gli regala solo gli involucri dei torroncini, ma raggiunge addirittura l'apoteosi da grande rivista dell'ante-guerra con lo spot che conclude questa serie.
Il Gullotta goloso s'introduce, infatti, abusivamente come al solito nell'ufficio di Condorelli in assenza del padrone. Si siede alla scrivania, ci mette sopra i piedi, simula di essere Condorelli, ma un rumore lo allarma, e gli fa cercare rifugio in un armadio. All'arrivo di Condorelli l'armadio, però, si spalanca e Gullotta appare in una meravigliosa cascata di torroncini, luminosi anzi abbaglianti come un fuoco d'artificio. Regia: Claudio Failoni, casa di produzione: Biagetti & Partners.

Oreste del Buono